Di tanto in tanto, una pornostar con un fisico di una bellezza così radiosa, naturale e trasparente appare nell'industria del porno internazionale che ci si sente quasi in colpa nel guardarla scopare davanti alla telecamera. E dico quasi perché entrare nella vita sessuale di Kylie Page, anche solo per dare un'occhiata, è uno di quei privilegi che fa sentire umiliato dallo spettacolo a cui sta assistendo. Una vera dea vichinga, radiosa e luminosa, che ha avuto la generosità di darci accesso a visioni indimenticabili di bellezza ed erotismo assoluto.
La verità è che sebbene la bionda qui ci incoraggi a parlare di divinità nordiche, in realtà Kylie proviene da una famiglia di nativi americani ed è cresciuta succhiando quella cultura in pericolo di estinzione. Questo spiega la serenità con cui affronta le sue scene e la profonda tranquillità del suo sguardo, scuro e con occhi enormi, come quelli di un giovane cerbiatto, guarda caso l'animale animale dell'amica Kylie. Da sempre interessata ai rimedi naturali, all'omeopatia e alla zootecnia, la bella bionda sembra mantenere un velo di privacy sulla sua vita e nessuno sa cosa l'abbia spinta a fare porno o come esattamente sia entrata nel business, un mondo in cui lui si muove senza facendo molto rumore ma rubando i cuori ad ogni nuova scena che pubblica.
Per quanto riguarda il coinvolgimento, non c'è molto da discutere: Kylie accetta volentieri i partner dominanti e sembra godere della sottomissione e della relativa passività. È una persona diffusa e calma che non esibisce l'intensità sudata di alcuni suoi compagni e che ama le cose semplici, anche nel sesso: dice che la sua fantasia è un trio con due uomini e la sua posizione preferita è la missionaria. L'eccentricità, ovviamente, non fa per lui.